Nel dare il nome alle diverse zone, sale e cappelle della struttura iniziamo dall’ispirazione carismatica (*) del Fondatore della Famiglia Paolina, Don Giacomo Alberione, circa il complesso della Casa Divin Maestro sorta nel 1959 e rinnovata totalmente e definitivamente verso la fine degli anni ’80 e 2000.
All’ingresso ci troviamo di fronte alla grande statua in bronzo di Gesù Maestro, (opera di Sr. M. Angelica Ballan, delle Suore Pie Discepole del Divin Maestro), che ci introduce alla chiesa centrale.
La Chiesa collega tutte e quattro le ali della struttura ed è dedicata a Gesù Maestro, Via Verità e Vita (Jesus Magister, Via Veritas et Vita), che è il carisma qualificante della spiritualità apostolica della Famiglia Paolina.
Prima, però, di accedere alla chiesa, in alto nel timpano, all’esterno, c’è un rosone in bronzo raffigurante lo Spirito Santo con tanti raggi di rami di olivo, opera dell’artista Goffredo Verginelli (Roma 1911 - Albano Laziale 1972).
Nell’atrio antistante la chiesa vengono presentate le finalità della Casa e il benvenuto del fondatore Don Alberione in una grande iscrizione marmorea. Oltre ai tanti Corsi di Esercizi Spirituali per Religiosi/e e, di un mese di Esercizi per i Paolini/e della prima ora, la Casa Divin Maestro, è stata sede anche di grandi incontri ecclesiali ed ecumenici. Da ricordare, per la storia, l'incontro della Commissione del Concilio Vaticano II per l'Unione dei Cristiani, presieduta dal Card. Agostino Bea il 15 agosto 1967.
All’interno della chiesa, ci troviamo di fronte al meraviglioso mosaico di Cristo Maestro con il simbolo dei quattro Evangelisti (Angelo, Leone, Bue, Aquila) le cui lettere iniziali compongono l’acrostico ALBA richiamando così la sede (Casa Madre) della fondazione della Famiglia Paolina (Alba – CN).
Il mosaico è opera del Prof. Franco D’Urso (Roma 1900-1989) - Cfr. Diario di Don Antonio Speciale, 25 febbraio 1959, Archivio SSP – Roma.
La spiritualità paolina viene espressa dal beato Don Alberione già qui, in questa chiesa dedicata a Gesù Maestro, collocando le statue lignee realizzate sul dipinto di Giambattista Conti, Roma - 1932, ad Ortisei (BZ) in Val Gardena nel 1959 da David Moroder: Maria Regina degli Apostoli che dà all’umanità Gesù Cristo (= Maria “edidit” nobis Salvatorem) e l'Apostolo Paolo, ispiratore e fondatore della Famiglia Paolina (“Tutto io faccio per il Vangelo” – 1 Cor 9, 23), richiamandoci così alla sorgente e all’efficacia dell’apostolato paolino “Cristo, Via, Verità e Vita”, attraverso tutti i moderni "più celeri ed efficaci" (edizioni da “edidit”="dare"), ripeteva sempre Don Alberione.
Il folto bosco che circonda la Casa degli Esercizi, dal lato destro, è attraversato, con un comodo percorso, dalle cappelle dei 15 Misteri del Rosario. Dall’altro lato (sinistro) c’è un percorso delle Stazioni della Via Crucis.
Le due opere, con la statua della Regina degli Apostoli, sono del famoso scultore, a livello mondiale, Verginelli Goffredo.
Nell’intuizione di Don Alberione mettendo al centro della struttura, la Chiesa di Gesù Maestro, Via Verità Vita, secondo il progetto “Vivere e dare al mondo Gesù Via Verità e Vita”, elemento fondante della spiritualità e dell’apostolato paolino, aveva lo scopo di collegare le quattro ali della Casa e anche le Cappelle che esprimono, tra l’altro un aspetto particolare del carisma spirituale della Famiglia Paolina.
A sinistra della chiesa centrale, troviamo la luminosa e bella “Cappella San Paolo”, (opera della Suora-architetto Sr Michelangela Ballan delle Pie Discepole del Divin Maestro), che collega le ampie sale di incontro del Venerabile “Fratel Borello” (1916-1948), Discepolo del Divin Maestro, che Don Alberione definisce, soprattutto, per i fratelli Discepoli “modello per lo spirito paolino” e della sala della Venerabile “Maestra Tecla”, fedelissima collaboratrice nella fondazione delle Figlie di San Paolo, la seconda Congregazione fondata nel 1915 da Don Alberione. Don Alberione stesso definisce Sr Tecla Merlo “la madre di tutte le Congregazioni” della Famiglia Paolina.
A destra, invece, della chiesa centrale, abbiamo l’ala “Beato Timoteo Giaccardo” (primo sacerdote paolino, fedelissimo collaboratore del Fondatore e primo Vicario Generale della Società San Paolo) beatificato il 22 ottobre 1989 da Giovanni Paolo II. Qui è collocata nella zona della Comunità, la “Cappella Beato Timoteo Giaccardo” (1896-1948) la cui urna delle spoglie risiedono nel grandioso Tempio di San Paolo in Alba (CN), Casa Madre della Società San Paolo. Anche se una importante reliquia del Beato è rimasta nella solenne urna in bronzo (opera delle sorelle Ballan, Pie Discepole) nella Cripta del Santuario Maria Regina degli Apostoli di Roma.
Al piano terra dell’ala “Don Timoteo Giaccardo” troviamo la sala della Venerabile “Madre Scolastica”, prima Superiora Generale della Congregazione delle Suore Pie Discepole del Divin Maestro, la terza Congregazione fondata da Don Alberione il 10 febbraio 1924.
Nello stesso piano troviamo un piccolo gioiello per la preghiera silenziosa, la “Cappella dell’Adorazione”.
Nella grande Cripta, sotto la Chiesa del Divin Maestro, in cui, all’inizio, erano stati costruiti in 4 corridoi, ben isolati, 36 altari (tutti dedicati agli Evangelisti, ai Padri e Dottori della Chiesa…) per la celebrazione individuale (siamo nel 1959!), è conservata la splendida Vetrata della Crocifissione con Maria SS.ma e l’apostolo San Giovanni, realizzata dalla Ditta Vetrate d’Arte Giuliani, Roma 1959, a firma di Marika Redini. In questa vetrata viene raffigurata la visione della spiritualità mariana di Don Alberione, espressa nelle parole di Gesù ai piedi della Croce: “Donna, ecco il tuo figlio” e rivolto a Giovanni: “ Ecco la tua Madre e da quel momento il discepolo la prese nella sua casa…” (Gv 19, 26-27).
La Cripta, liberata dagli altari, è diventata la “Cappella Maria Madre del Buon Pastore” (Suore Pastorelle), la quarta Congregazione della Famiglia Paolina (1938) che si dedica all’apostolato pastorale a fianco ai Parroci.
Dal corridoio che fiancheggia la Cappella di Maria Madre del Buon Pastore, si arriva alla grande e ampia “hall” che unisce due ali importanti: l’ala “Don Federico” e l’ala “Don Tito”, sacerdoti paolini.
Tuttavia dal salone (hall) uscendo nella grande terrazza, ci troviamo di fronte allo stupendo panorama del lago di Albano Laziale, della Villa Pontificia di Castelgandolfo e, nello sfondo, della città di Roma.
A sinistra del salone c’è la sala per incontri dedicata al Venerabile “Maggiorino Vigolungo”, aspirante paolino, morto a 14 anni in concetto di santità di cui Don Alberione stesso ha scritto una edificante biografia. Sempre nella parte sinistra del salone, ci troviamo nell’ala “Don Federico” (primo e stimatissimo Procuratore Generale della Società San Paolo presso la Congregazione dei Religiosi e della Santa Sede).
Al piano superiore, a sinistra della hall, c’è una saletta per incontri dedicata a “Maria SS.ma Annunziata” in omaggio alle Annunziatine, fondate da Don Alberione, giovani consacrate che vivono nel mondo come istituto secolare (1960).
Scendendo le scale, a sinistra del salone, ci troviamo nel grande “Auditorium Beato Don Alberione” con 128 posti e attrezzato con i più moderni strumenti di interazione (videoproiezione, votazione e abilitazione a interventi con traduzione simultanea in 4 lingue) e la Segreteria.
Alla destra del salone (hall) che collega l’ala “Don Tito” (il primo ragazzo accolto da Don Alberione nel 1914 e anche primo Sacerdote responsabile della Casa Divin Maestro nel 1959), c’è la sala per incontri del Venerabile “Canonico Francesco Chiesa” (Direttore spirituale di Don Alberione) e sullo stesso piano la saletta di “San Gabriele Arcangelo” (in omaggio all’Istituto secolare dei Gabrielini, giovani consacrati che vivono nel mondo, fondati nel 1960).
Nel piano sottostante troviamo la Cappella, molto semplice e raccolta, della “Regina degli Apostoli” in omaggio all’Istituto delle Suore “Maria Regina degli Apostoli per tutte le vocazioni” (Suore Apostoline), quinta Congregazione fondata nel 1959.
Don Giacomo Alberione (1884-1971), fondatore della Famiglia Paolina, ha suscitato e dato inizio nella Chiesa a dieci Istituzioni: cinque Congregazioni religiose, quattro Istituti di vita secolare consacrata e un’Associazione laicale di Cooperatori paolini, fondata nel 1917.
Nel 1964, nel 50° di fondazione, 20 agosto, nella Messa di ringraziamento e nell’ 80° della sua vita, Don Alberione affidava alla sua “Famiglia” una consegna: “Ricordo per tutti: le opere di Dio si fanno con gli uomini di Dio” (CISP 210).
Quindi, è grande motivo di gioia anche per noi quanto gli ultimi Papi ebbero a testimoniare di Don Alberione:
San Giovanni XXIII disse di lui: ”È venuto da me Don Alberione e ho visto l’umiltà personificata” (marzo 1960).
Il beato Paolo VI espresse il più alto elogio tributato da un Papa a un Fondatore: “Don Alberione passa come una delle meraviglie del nostro secolo” (Udienza privata, 27 novembre 1974). Il 28 giugno 1969, nell’Udienza della Società S. Paolo disse: ”Don Alberione ha dato alla Chiesa nuovi strumenti per esprimersi, nuovi mezzi per dare vigore e ampiezza al suo apostolato, nuova capacità e nuova coscienza della validità e della possibilità della sua missione nel mondo moderno e con mezzi moderni”.
San Giovanni Paolo II il 9 dicembre 1984: “Sono venuto a pregare sulla tomba di Don Alberione, grande apostolo delle comunicazioni sociali”. In altra occasione: “Don Alberione è l’apostolo della nuova evangelizzazione”.
(*) - Nota carismatica a cura di Don Olinto Crespi ssp
Con la presentazione della “Casa Divin Maestro” ci viene offerta l’occasione di leggere e riscoprire il valore carismatico di questa struttura voluta fortemente da Don Giacomo Alberione.
Soprattutto perché c’è un “filo d’oro” che collega e diventa vero “raccordo carismatico” il progetto del beato Fondatore circa la presenza della Famiglia Paolina ai Castelli romani.
Nel 1963, 19 febbraio, Papa Giovanni XXIII inviò a Don Giacomo Alberione un suo “Breve Pontificio” con il quale approvava ed elevava, in perpetuo, a “Unione Primaria” la Pia Unione “Preghiera, Sofferenza e Carità per tutte le vocazioni” (cfr. “San Paolo”, Circolare della Società San Paolo, n. 4 Aprile–Maggio 1963).
Non sembri una piccola cosa! E’ un grande dono e un riconoscimento ufficiale della Chiesa per quanto Don Alberione stava avviando con intensità apostolica nella zona dei Castelli romani:
- La “Casa Divin Maestro”, inaugurata il 6 luglio 1959, è il centro di spiritualità, di preghiera e la Casa di Esercizi Spirituali per la Famiglia Paolina. Ut perfectus sit homo Dei (2Tm 3,17: “Perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”) è il frutto testamentario del fondatore Don Alberione nei Corsi di Esercizi Spirituali fatti a tutta la Famiglia negli anni 1960 – 1962.
- L’Ospedale “Regina Apostolorum” costruito nel 1949 con tanti sacrifici insieme alla Prima Maestra, Sr Tecla Merlo e ampliato nel 1963-1964, diventa anch’esso casa di mediazione per le vocazioni, valorizzando la sofferenza come apostolato fecondo! L’offerta della sofferenza è uno degli aspetti carismatici cui Don Alberione invitava tutti i suoi figli e figlie a valorizzare secondo lo spirito della “Unione” approvata da san Giovanni XXIII.
- L’Istituto “Regina Apostolorum” per tutte le vocazioni sorge l’8 settembre 1959, fondato da Don Alberione con il carisma particolare, sollecitato dalla Chiesa, della Carità per tutte le vocazioni! Nasce, così, composta da Don Alberione, la preghiera dell’Offertorio vocazionale, molto importante, perché tutti possano cooperare a questo particolare e urgente apostolato.
Ecco… in questo “raccordo” di carismi apostolici, approvati dalla Chiesa – Preghiera, Sofferenza, Carità – troviamo il motivo di gioia e di vivo rendimento di grazie a Cristo, Signore, Maestro, Pastore, per vivere uniti e con fedeltà gioiosa la nostra vocazione di Famiglia Paolina, qui nei Castelli romani, zona privilegiata dal Fondatore e anche in tutte le Comunità paoline del mondo.
Don Olinto Crespi ssp